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25 dicembre 2022

NATALE 2022

 

LE TRE NASCITE


    Un grande autore spirituale tedesco, Giovanni Taulero*, spiega che «si celebra oggi, nella santa cristianità, una triplice nascita, in cui ogni cristiano dovrebbe trovare gaudio e diletto così grandi da esultare per la gioia, in giubilo e amore, in gratitudine e letizia interiore; l’uomo che non sperimentasse in sé nulla di ciò, dovrebbe spaventarsene.

    La prima e sublime nascita avviene quando il Padre celeste genera il suo Figlio unigenito nell’essenza divina, nella distinzione delle Persone».

    Si tratta, cioè, della generazione eterna: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero.

    «La seconda nascita, celebrata oggi, è quella in cui la fecondità materna, in assoluta purezza, toccò in sorte alla castità della Vergine».

    La Vergine Maria «diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia» (Lc 2,7 - Vangelo della prima Messa);
    I pastori «andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia» (Lc 2,16 - Vangelo della seconda Messa);
    «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14 - Vangelo della terza Messa).


    «La terza nascita avviene quando Dio ogni giorno e in ogni ora nasce veramente e spiritualmente in un’anima buona, mediante la grazia e per amore».

    E a proposito di questa terza nascita, Taulero dice che «ogni giorno e ogni istante deve avvenire, e infatti avviene, in ogni anima buona e santa, se essa vi si rivolge con attenzione e amore; perché, se vuol sperimentare in sé e prendere coscienza di questa nascita, le sono necessari il raccoglimento e la conversione di tutte le sue facoltà».

    Se ci si rifiuta di fare questo, automaticamente ci si pone contro di lui, contro il bambino, perché «chi non è con me è contro di me» (Mt 12,30).
    Non c’è una via di mezzo, una sorta di neutralità, ma o si è con lui o si è contro di lui. Non c’è niente di peggio, come ci ricorda il libro dell’Apocalisse, che non essere né freddo né caldo: «tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca» (Ap 3,15-16).

    «Che tutti dunque possiamo preparare in noi un posto per questa nobile nascita, così da diventare vere madri spirituali. In ciò Dio ci aiuti. Amen».







 
* Le citazioni sono tratte dal libro: Giovanni Taulero, I sermoni, Paoline 1997.

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