Lezionario 3

 

LEZIONARIO VETUS ORDO FESTIVO

(traduzione ufficiale CEI 1965*) 



PROPRIO DEL TEMPO


TEMPO DI PASQUA

Messa della Veglia Pasquale

Col 3,1-4: Fratelli, se dunque voi siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è assiso alla destra di Dio; volgete l’animo alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti, e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio: quando il Cristo, che è la vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.


Mt 28,1-7: Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco, ci fu un gran terremoto: un Angelo del Signore scese dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. Il suo aspetto era come folgore e la sua veste come neve. E, per lo spavento, le guardie furono atterrite e tramortirono. Ma l’Angelo, rivolgendosi alle donne, disse: «Non abbiate paura, voi: so che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui, poiché è risuscitato, come aveva detto. Venite a vedere il luogo, dov’era stato deposto il Signore. Presto, andate e dite ai suoi discepoli che è risorto; ed ecco, vi precede in Galilea: là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho predetto».


Domenica di Pasqua - Risurrezione di N.S. Gesù Cristo

1Cor 5,7-8: Fratelli, purificatevi dal vecchio lievito per essere un impasto nuovo, poiché siete azzimi. Infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato. Facciamo dunque festa, non con il vecchio lievito, né con un lievito di malizia e di perversità: bensì con azzimi di sincerità e di verità.


Mc 16,1-7: In quel tempo, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo, e Salòme, comprarono degli aromi per andare a imbalsamare Gesù. Era l’alba del primo giorno della settimana, e giunsero al sepolcro quando ormai era spuntato il sole. E dicevano fra loro: «Chi ci rimuoverà la pietra dall’entrata del sepolcro?». Ma, volgendo lo sguardo, videro già rotolata la pietra: ed era enorme. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto alla destra, avvolto in una veste candida, e si stupirono. Egli disse loro: «Non spaventatevi. Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto; non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto. Andate e dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precederà in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto”.


Lunedì di Pasqua

At 10,37-43: In quei giorni, Pietro, prendendo la parola in mezzo alla folla, disse: «Fratelli, voi sapete quello che è avvenuto in tutta la Giudea: cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio unse di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale passò facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano oppressi dal diavolo: perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutto quello che fece nella regione dei Giudei e in Gerusalemme, finché lo uccisero, appendendolo alla croce. È lui che Dio risuscitò nel terzo giorno; e concesse che fosse manifestato, non a tutto il popolo, ma a testimoni prestabiliti da Dio: a noi, che mangiammo e bevemmo con lui, dopo la sua risurrezione dai morti. Egli ci ha comandato di annunciare al popolo e di testimoniare che lui è il giudice, costituito da Dio, dei vivi e dei morti. A lui tutti i profeti rendono testimonianza: per mezzo del suo nome otterranno la remissione dei peccati tutti quelli che credono in lui».


Lc 24,13-35: In quel tempo, due dei discepoli di Gesù, in quello stesso giorno, andavano ad un villaggio detto Emmaus, distante sessanta stadi da Gerusalemme e parlavano fra loro di quanto era accaduto. Mentre così conversavano e discutevano insieme, Gesù stesso, avvicinatosi, si accompagnò a loro; ma i loro occhi non potevano riconoscerlo. Ed egli chiese: «Quali discorsi andate facendo fra voi lungo il cammino? E perché siete tristi?». Rispose uno di loro, di nome Cleopa: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme, che non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». «Che cosa?», domandò loro. E risposero: «Ciò che è accaduto a Gesù di Nazaret, che fu profeta potente in parole e in opere, davanti a Dio e a tutto il popolo; e come i gran sacerdoti e i nostri capi l’hanno fatto condannare a morte e l’hanno crocifisso. Noi speravamo che egli avrebbe liberato Israele; ma, con tutto ciò, è già il terzo giorno da quando tali cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti: all’alba, sono andate al sepolcro e, non avendo trovato il suo corpo, sono tornate dicendo d’aver avuto una visione di Angeli, i quali dicono che egli è vivo. Alcuni dei nostri andarono al sepolcro e trovarono tutto come le donne avevano raccontato; ma lui non l’hanno trovato». Ed egli disse loro: «Stolti e tardi di cuore nel credere tutto ciò che fu detto dai profeti! Non doveva il Cristo soffrire tali cose, ed entrare così nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e attraverso tutti i profeti, interpretò loro quanto, in tutte le Scritture, si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, poiché si fa sera e il giorno già declina». Egli allora entrò, per restare con loro. Ora, mentre era a tavola con essi, prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro. E i loro occhi si aprirono e lo riconobbero, ed egli disparve dalla loro vista. E dicevano l’un l’altro: «Non ci ardeva il cuore in petto, quando egli lungo la via ci parlava spiegandoci le Scritture?». E subito, alzatisi, tornarono a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli undici e quelli che erano con loro, i quali dicevano: «Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone». E anch’essi raccontarono ciò che era accaduto durante il cammino, e come l’avevano riconosciuto nell’atto di spezzare il pane.


Domenica in Albis - Ottava di Pasqua

1Gv 5,4-10: Carissimi, tutto quel che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede. E chi è che vince il mondo se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?
    Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito a testimoniare che Cristo è la verità. Sono tre, infatti, a rendere testimonianza in cielo: il Padre, il Verbo, e lo Spirito Santo: e questi tre sono una cosa sola. E sono tre a rendere testimonianza sulla terra: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e questi tre sono una cosa sola. Se noi accettiamo la testimonianza degli uomini, più grande è la testimonianza di Dio. E questa è la testimonianza di Dio, la più grande di tutte: Dio ha testimoniato riguardo al suo Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha in sé la testimonianza di Dio.


Gv 20,19-31: In quel tempo, giunta la sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo in cui si erano riuniti i discepoli erano chiuse per paura dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «La pace sia con voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato, e i discepoli provarono una grande gioia nel vedere il Signore. Egli di nuovo disse loro: «La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». Detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; e a chi li riterrete, saranno ritenuti».
    Ma uno dei dodici, Tommaso, detto Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Allora gli altri discepoli gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli rispose: «Se non vedo nelle sue mani la ferita dei chiodi, se non metto il mio dito nel posto dei chiodi e la mia mano nel suo costato, non crederò».
    Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e c’era con loro anche Tommaso. Entrò Gesù, a porte chiuse, e si fermò in mezzo a loro, e disse: «La pace sia con voi».
    Poi, rivolto a Tommaso: «Metti qua il tuo dito, guarda le mie mani; stendi la tua mano e mettila nel mio costato, e non essere incredulo, ma credente». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». E Gesù: «Tu hai creduto, Tommaso, perché mi hai veduto; beati quelli che non hanno visto, eppure hanno creduto».
    Gesù fece poi, in presenza dei suoi discepoli, molti altri miracoli, che non si trovano scritti in questo libro. Questi, invece, sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio; e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.


II Domenica dopo Pasqua

1Pt 2,21-25: Carissimi, Cristo ha sofferto per noi, lasciandovi un esempio, perché seguiate le sue orme. Egli non commise peccato, né mai si trovò inganno sulla sua bocca; mentre era insultato, non insultava; mentre era maltrattato, non minacciava: ma si consegnava al giudice ingiusto. Egli portò nel suo corpo i nostri peccati sul legno: perché, morti al peccato, viviamo per la giustizia: per mezzo delle sue piaghe voi foste risanati. Eravate infatti come pecore sbandate, ma ora siete ritornati al pastore e custode delle vostre anime.


Gv 10,11-16: In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la sua vita per le sue pecore. Il mercenario, invece, che non è pastore, e al quale le pecore non appartengono, se vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; allora il lupo rapisce e disperde le pecore. Il mercenario fugge, perché è mercenario, e non gli importa delle pecore.
    Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me, e io conosco il Padre; e io dò la mia vita per le mie pecore. E ho altre pecore, che non sono di quest’ovile: anche quelle devo condurre; e ascolteranno la mia voce, e si farà un solo gregge e un solo pastore».


III Domenica dopo Pasqua

1Pt 2,11-19: Carissimi, vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne, che fanno guerra all’anima, avendo una buona condotta in mezzo ai pagani: perché quegli stessi che vi calunniano come malfattori, considerando le vostre buone opere, siano indotti a glorificare Dio nel giorno della sua visita. Siate sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re, come sovrano, sia ai governatori, come suoi inviati per punire i malfattori e approvare i buoni. Poiché questa è la volontà di Dio: che voi, facendo il bene, chiudiate la bocca all’ignoranza degli uomini stolti, comportandovi da uomini liberi, non come chi usa della libertà come di una maschera per coprire la malizia, ma da servi di Dio. Rispettate tutti, amate i fratelli, temete Dio, onorate il re. Voi domestici, siate sottomessi ai padroni con ogni rispetto: non solo a quelli buoni e miti, ma anche agli scontrosi. Questa, infatti, è una grazia, in Gesù Cristo nostro Signore.


Gv 16,16-22: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete, e ancora un poco e mi rivedrete, perché vado al Padre». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero fra loro: «Che cosa significa quello che ci dice: “Un poco e non mi vedrete, e ancora un poco e mi rivedrete, perché vado al Padre”?». E dicevano: «Cosa intende con quel suo: “un poco”? Non comprendiamo ciò che dice».
    Gesù, conoscendo che volevano interrogarlo, disse loro: «Vi chiedete l’un l’altro che cosa voglia dire quel mio: “Un poco e non mi vedrete, e ancora un poco e mi rivedrete”. In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi lamenterete, mentre il mondo si rallegrerà. Voi, invece, sarete afflitti, ma la vostra tristezza si muterà in gioia. La donna, quando sta per partorire, è nella tristezza, perché è giunta la sua ora; ma appena ha dato alla luce il bambino, non ricorda più la sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza, ma io vi rivedrò e il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno potrà togliervi la vostra gioia».


IV Domenica dopo Pasqua

Gc 1,17-21: Carissimi, ogni cosa ottima che ci è data e ogni dono perfetto viene dall’alto, scendendo dal Padre della luce, nel quale non c’è variazione, né ombra di cambiamento. Per suo volere ci generò con la parola di verità, perché fossimo come le primizie delle sue creature.
    Voi lo sapete, fratelli miei amatissimi. Ogni uomo sia pronto ad ascoltare, ma lento a parlare e lento all’ira: l’ira dell’uomo, infatti, non compie ciò che è giusto davanti a Dio. Perciò, deponendo ogni immondezza e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola seminata in voi e che può salvare le vostre anime.


Gv 16,5-14: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vado da colui che mi ha mandato, e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Ma poiché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è meglio per voi che io vada. Perché se io non vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece io vado, lo manderò a voi. E quando verrà lui, confuterà il mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non hanno creduto in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già stato giudicato.
    Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non siete in grado di sostenerle. Quando invece verrà lui, lo Spirito di verità, vi guiderà alla verità tutta intera. Egli, infatti, non parlerà da se stesso, ma vi dirà tutto ciò che ascolta, e vi annuncerà le cose che verranno. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annuncerà».

 

V Domenica dopo Pasqua

Gc 1,22-27: Carissimi, siate di quelli che mettono in pratica la parola, e non uditori soltanto, ingannando voi stessi. Perché, se uno ascolta la parola e non la mette in pratica, assomiglia ad un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: egli contempla se stesso, ma poi se ne va e subito dimentica com’era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi sarà beato nel praticarla.
    Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non mette un freno alla propria lingua — e inganna così il suo cuore, — vana è la sua religione. Davanti a Dio nostro Padre, la religione pura e senza macchia è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri da questo mondo.


Gv 16,23-30: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: ciò che voi chiederete al Padre nel mio nome, egli ve lo darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome: chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
    Vi dissi queste cose in parabole. Viene l’ora in cui non vi parlerò più in parabole, ma apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome; e io non vi dico che pregherò il Padre per voi, poiché il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre».
    Gli dissero i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli apertamente e non fai più uso di parabole. Ora, conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno ti interroghi; perciò noi crediamo che sei uscito da Dio».


Le Rogazioni

Gc 5,16-20: Carissimi, confessate gli uni agli altri i vostri peccati; e pregate gli uni per gli altri, per essere guariti: molto potere, infatti, ha la preghiera assidua del giusto. Elia era uomo mortale come noi: pregò intensamente perché non piovesse sopra la terra, e non piovve per tre anni e sei mesi. Poi di nuovo pregò e il cielo diede la pioggia e la terra produsse i suoi frutti.
    Fratelli miei, se uno di voi si smarrisce lontano dalla verità, e un altro ve lo riconduce, sappiate che colui che riconduce un peccatore dalla via del suo errore, salverà quell’anima dalla morte e coprirà un gran numero di peccati.


Lc 11,5-13: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico che viene a trovarlo verso la mezzanotte e gli dice: “Amico, prestami tre pani, perché è arrivato da un viaggio un mio amico e non ho nulla da offrirgli”; e l’altro di dentro gli risponde: “Non mi dar noia; la porta è già chiusa, i miei figli sono a letto con me: non posso alzarmi per darteli”; se quell’uomo continua a bussare, io vi assicuro: anche se egli non si alzerà per darglieli perché è un amico, tuttavia lo farà a causa del suo importunare, e gli darà tutti i pani di cui ha bisogno. E io vi dico: chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede, riceve; chi cerca, trova; a chi bussa, sarà aperto. Qual è fra voi quel padre che, se un figlio gli chiede del pane, gli darà un sasso? O, se gli chiede un pesce, gli darà un serpente? O, se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, pur essendo cattivi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono?».



TEMPO DELL'ASCENSIONE

Ascensione del Signore

At 1,1-11: Nella mia prima narrazione, o Teòfilo, ho raccontato tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio fino al giorno in cui, dopo aver dato i suoi ordini agli Apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, fu elevato in cielo. Ad essi, dopo la sua passione, si presentò vivo, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. E, prendendo cibo con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di aspettare la promessa del Padre. «Quella promessa, disse, che avete udito dalla mia bocca: poiché Giovanni ha battezzato con l’acqua, ma voi sarete battezzati nello Spirito Santo, fra non molti giorni».
    Essendosi dunque riuniti, essi lo interrogavano, dicendo: «Signore, è questo il tempo in cui ristabilirai il regno in Israele?». Egli rispose: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti, che il Padre ha disposto con la sua autorità: ma riceverete la potenza dello Spirito Santo, che scenderà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, e nella Samaria e fino all’estremità della terra».
    Detto questo, sotto i loro sguardi, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. E guardavano attoniti il cielo, mentre egli si allontanava; quand’ecco apparvero accanto a loro due uomini in bianche vesti, che dissero: «Uomini di Galilea, perché rimanete a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, tornerà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».


Mc 16,14-20: In quel tempo, mentre gli undici erano a mensa, Gesù apparve loro e biasimò la loro incredulità e durezza di cuore, poiché non avevano creduto a quelli che l’avevano visto risorto. E disse loro: «Andate nel mondo intero ad annunciare il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo; chi invece non crederà, sarà condannato. Ed ecco i miracoli che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non farà loro alcun male; imporranno le mani sugli infermi ed essi guariranno».
    Il Signore Gesù, dopo aver così parlato loro, fu assunto in cielo, e siede alla destra di Dio. Ed essi andarono a predicare dovunque, e il Signore operava con loro, e confermava la parola con i miracoli che l’accompagnavano.


Domenica dopo l’Ascensione

1Pt 4,7-11: Carissimi, siate prudenti e vigilanti per attendere alla preghiera. Ma soprattutto abbiate fra voi una costante carità, poiché la carità copre una moltitudine di peccati. Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni dispensatori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ministero, lo compia con la forza ricevuta da Dio: perché in tutto sia glorificato Dio, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.


Gv 15,26-27; 16,1-4: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando sarà venuto il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza. Anche voi mi renderete testimonianza, poiché siete con me fin dal principio. Vi ho detto questo, perché non vi scandalizziate. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chi vi uccide crederà di rendere onore a Dio. E vi faranno così, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose perché, quando sarà giunta la loro ora, vi ricordiate che io ve l’ho detto».

 

 

 

 

* Con lievi modifiche sulla base della traduzione ufficiale CEI 1974.


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