Lezionario 5

 

LEZIONARIO VETUS ORDO FESTIVO

(traduzione ufficiale CEI 1965*) 



PROPRIO DEI SANTI


8 dicembre
Immacolata Concezione della B. V. Maria

Prv 8,22-35: Dall’inizio delle sue vie Dio mi ha posseduta, dal principio dei tempi, prima di ogni opera sua. Fin dall’eternità io sono stata formata; dai tempi remoti, prima che la terra fosse. Ancora non c’era l’abisso, ma io ero già stata concepita; e ancora non erano scaturite le sorgenti delle acque. Ancora i monti non si ergevano nella loro mole possente; prima delle colline io ero stata partorita. Ancora egli non aveva fatto la terra e i fiumi, né i primi elementi dell’orbe terrestre. Quando disponeva i cieli, io ero presente, quando tracciava con legge inviolabile un cerchio sull’abisso; quando in alto dava consistenza alle nubi, quando regolava le fonti delle acque; quando egli assegnava al mare il suo confine e dava legge alle acque, perché non ne superassero le sponde; quando fissava le fondamenta della terra. Io ero con lui, come artefice di ogni cosa, e ogni giorno vi trovavo la mia delizia; come giocando davanti a lui in ogni tempo, giocando su tutta l’estensione della terra. E mi deliziavo di essere tra i figli degli uomini. Or dunque, figlioli, ascoltatemi: beati coloro che custodiscono le mie vie. Ascoltate l’ammonizione e diventate saggi, e non vogliate disprezzarla. Beato l’uomo che mi ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, e custodisce la soglia della mia casa. Chi trova me, trova la vita: e dal Signore attingerà la salvezza.

Lc 1,26-28: In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazaret, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della vergine era Maria. L’Angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne».



2 febbraio
Purificazione della B.V. Maria

Ml 3,1-4: Questo dice il Signore Dio: «Ecco, io mando il mio Messaggero a preparare la via davanti al mio volto. E subito entrerà nel suo tempio il Dominatore che voi cercate, l’Angelo dell’alleanza che voi desiderate. Ecco, viene: dice il Signore degli eserciti. Chi potrà sostenere il giorno della sua venuta? Chi potrà reggersi al suo apparire? Perché egli sarà come il fuoco del fonditore, come l’erba càustica dei lavandai: si siederà per fondere e purificare l’argento, e purificherà i figli di Levi e li raffinerà come si fa con l’oro e con l’argento: ed essi offriranno al Signore il sacrificio secondo giustizia. Allora sarà gradito al Signore, il sacrificio di Giuda e di Gerusalemme, come nei giorni antichi, come negli anni lontani». Così dice il Signore onnipotente.

Lc 2,22-32: In quel tempo, compiuti i giorni della purificazione di Maria, secondo la legge di Mosè, portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore; secondo ciò che è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore». Venivano anche per offrire in sacrificio, come è prescritto dalla legge del Signore, un paio di tortore o due piccole colombe.
    Ed ecco, in Gerusalemme, c’era un uomo di nome Simeone. Questo uomo era giusto e pio, e aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. E gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non avrebbe veduto la morte, prima di aver visto il Messia del Signore. Egli, mosso dallo Spirito, venne al tempio. E mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù, per adempiere a suo riguardo le consuetudini della legge, Simeone lo prese fra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
    «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola: perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».


19 marzo
S. Giuseppe, sposo della B. V. Maria
Confessore e Patrono della Chiesa universale

Sir 45,1-6: Egli fu amato da Dio e dagli uomini: la sua memoria è in benedizione. Dio lo rese simile ai santi nella gloria, lo fece potente e terribile per i suoi nemici, e per le sue parole fece cessare i prodigiosi castighi. Lo rese glorioso al cospetto dei re, gli diede i precetti per il suo popolo, e gli fece vedere la sua gloria. Lo santificò per la sua fedeltà e dolcezza, e lo elesse fra tutti i mortali. Gli fece udire la sua voce, e lo fece entrare nella nube; gli consegnò, faccia a faccia, i suoi comandamenti e una legge di vita e di saggezza.

Mt 1,18-21: Maria, madre di Gesù, era allora sposa promessa a Giuseppe. E prima che venissero ad abitare insieme, ella si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo sposo, essendo giusto e non volendo denunciarla pubblicamente, risolse di ripudiarla in segreto. Mentre nel suo animo pensava a queste cose, ecco, un Angelo del Signore gli apparve in sogno e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché ciò che è stato generato in lei, viene dallo Spirito Santo. Partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché salverà il suo popolo dai suoi peccati».


25 marzo
Annunciazione della B. V. Maria

Is 7,10-15: In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz, dicendo: «Chiedi per te un segno al Signore tuo Dio, o nella profondità dell’abisso, o nell’alto dei cieli». E rispose Acaz: «Non lo chiederò: non tenterò il Signore». E Isaia disse: «Ascoltate, dunque, casa di Davide: non vi basta stancare gli uomini che stanchiate anche il mio Dio? Per questo, il Signore stesso darà a voi un segno: ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, e sarà chiamato Emmanuele. Egli mangerà panna e miele, fino a che non sappia riprovare il male e scegliere il bene».

Lc 1,26-38: In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazaret, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della vergine era Maria.
    L’Angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». Mentre l’udiva, fu turbata alle sue parole, e si domandava cosa significasse quel saluto. E l’Angelo le disse: «Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio e gli porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’Angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». L’Angelo le rispose, dicendo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà della sua ombra. Per questo il Santo, che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anch’essa un figlio nella sua vecchiaia ed è già nel sesto mese, lei che era detta sterile: poiché niente è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: sia fatto a me secondo la tua parola».



30 aprile
S. Caterina da Siena, vergine
Patrona d’Italia

2Cor 10,17-18; 11,1-2: Fratelli, «chi si vanta, si vanti nel Signore»: poiché non chi si raccomanda da sé è approvato, bensì colui che il Signore raccomanda.
    Vorrei che voi sopportaste un po’ di stoltezza da parte mia. Ma sì, sopportatemi; poiché sono geloso di voi, della gelosia di Dio, avendovi fidanzati ad un solo sposo, come vergine casta da presentare a Cristo.

Mt 25,1-13: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo e alla sposa. Ma cinque di esse erano stolte e cinque prudenti. Le cinque stolte, nel prendere le lampade, non presero l’olio con sé; le prudenti, invece, insieme con le lampade presero anche l’olio, nei loro vasi.
    Tardando a venire lo sposo, si assopirono tutte e si addormentarono. Ma a mezzanotte si udì un clamore: “Ecco, viene lo sposo: uscitegli incontro”. Allora tutte le vergini si alzarono e prepararono le loro lampade. E dissero le stolte alle prudenti: “Dateci un po’ del vostro olio, poiché le nostre lampade stanno per spegnersi”. Risposero le prudenti dicendo: “Non basterebbe né a noi né a voi: andate piuttosto dai rivenditori e compratevene”. Mentre esse andavano, giunse lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui alla festa nuziale, e la porta fu chiusa. All’ultimo momento, giunsero anche le altre vergini e dicevano: “Signore, Signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità vi dico: non vi conosco”.
    Vigilate, dunque, poiché non sapete né il giorno né l’ora».



1 maggio
S. Giuseppe Artigiano
Sposo della B.V. Maria, confessore

Col 3,14-15.17.23-24: Fratelli, abbiate la carità, che è il vincolo della perfezione. Trionfi nei vostri cuori la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati nell’unità di un solo corpo: e siate riconoscenti! Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, tutto fate in nome del Signore Gesù Cristo, rendendo grazie a Dio Padre, per mezzo di lui.
    Qualunque lavoro facciate, lavorate di buon animo, come chi opera per il Signore e non per gli uomini: sapendo che dal Signore riceverete in ricompensa l’eredità. Servite a Cristo Signore.

Mt 13,54-58: In quel tempo, Gesù, giunto nel suo paese, insegnava loro nella sinagoga, così che meravigliati si chiedevano: «Di dove gli vengono questa sapienza e i miracoli? Non è costui il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria, e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove, dunque, gli viene tutto questo?». Ed erano scandalizzati riguardo a lui. Ma Gesù disse loro: «Non c’è profeta senza onore, se non nella sua patria e nella sua casa». E non fece là molti miracoli, a causa della loro incredulità.



31 maggio
B.V. Maria Regina

Sir 24,5.7;9-11;30-31: Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo, primogenita di tutta la creazione. Nel più alto dei cieli ho la mia dimora e il mio trono sulla colonna di nube. In tutta la terra ho stabilito il mio soggiorno: ho regnato su ogni popolo e su ogni nazione. I cuori di tutti, grandi e piccoli, con la mia potenza ho soggiogati.
    Chi mi ascolta, non patirà vergogna; chi agisce con me, non peccherà; chi mi fa conoscere, avrà la vita eterna.

Lc 1,26-33: In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazaret, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della vergine era Maria.
    L’Angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». Mentre l’udiva, fu turbata alle sue parole, e si domandava cosa significasse quel saluto. E l’Angelo le disse: «Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio e gli porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà fine».



24 giugno
Natività di S. Giovanni Battista

Is 49,1-3.5-7: Ascoltate, isole, prestate attenzione, popoli lontani. Il Signore mi ha chiamato fin dal grembo materno; fin dal seno di mia madre si è ricordato del mio nome. Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha protetto sotto l’ombra della sua mano. Egli mi ha reso come una freccia appuntita e mi ha posto al sicuro nella sua faretra. E mi ha detto: «Tu sei il mio servo, Israele: in te io mi glorificherò». Ed ora parla il Signore che, dal grembo materno, mi ha formato per essere suo servo: «Ecco, io ho fatto di te la luce delle nazioni, perché tu sia la mia salvezza fino all’estremità della terra. Ti vedranno i re, e i principi sorgeranno in piedi, e si prostreranno, a causa del Signore, del Santo d’Israele che ti ha scelto».

Lc 1,57-68: Si compì per Elisabetta il tempo di partorire e diede alla luce un figlio. E i suoi vicini ed i parenti seppero che il Signore aveva manifestato verso di lei la sua grande misericordia, e si rallegrarono con lei. E nell’ottavo giorno vennero per la circoncisione del bambino e volevano chiamarlo Zaccaria, col nome di suo padre. Ma intervenne sua madre e disse: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno dei tuoi parenti che si chiami con questo nome»; e chiedevano con cenni al padre come voleva fosse chiamato. Quello, chiesta una tavoletta, vi scrisse così: «Giovanni è il suo nome». E si meravigliarono tutti quanti. E subito gli si aprì la bocca, la sua lingua si sciolse e parlava, benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si divulgarono questi avvenimenti. E quanti ne avevano sentito parlare, ne serbavano il ricordo nel cuore e dicevano: «Che cosa diventerà questo bambino?». La mano del Signore, infatti, era con lui.
    E Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo e profetò, dicendo:
    «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo».



29 giugno
SS. Apostoli Pietro e Paolo

At 12,1-11: In quei giorni, il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. E fece perire di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano i giorni degli azzimi. E, avendolo preso, lo mise in carcere, affidandolo in custodia a quattro picchetti, di quattro soldati ciascuno, con l’intenzione di farlo comparire davanti al popolo, dopo la Pasqua. Pietro dunque era custodito in carcere; e la Chiesa pregava Dio incessantemente per lui.
    Ora, quando Erode era sul punto di farlo comparire in giudizio, in quella stessa notte, Pietro stava dormendo in mezzo ai soldati, legato con due catene, e le guardie davanti alla porta custodivano il carcere. Ed ecco, un Angelo del Signore si presentò, e una luce rifulse nella cella. L’Angelo, battendo poi sul fianco di Pietro, lo svegliò, dicendogli: «Àlzati in fretta». E gli caddero le catene dalle mani. E l’Angelo gli disse: «Cingiti i fianchi e lègati i sandali». E fece così. Gli disse ancora l’Angelo: «Indossa il tuo mantello e seguimi». E Pietro uscì e lo seguiva; e non si rendeva conto che quel che accadeva per mezzo dell’Angelo era proprio vero: egli credeva di avere una visione.
Quando ebbero poi attraversato il primo posto di guardia, e il secondo, giunsero ad un portone di ferro che conduce in città, che si aprì da sé davanti a loro, ed essi uscirono e si inoltrarono per una strada: poi, d’improvviso, l’Angelo si allontanò da lui.
E Pietro, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo Angelo, e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che si attendeva il popolo dei Giudei».

Mt 16,13-19: In quel tempo, Gesù, venuto nella zona di Cesarèa di Filippo, interrogava i suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Ed essi risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri ancora Geremia, o uno dei Profeti». Disse loro Gesù: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù, in risposta, gli disse: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché non la carne e il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. E a te darò le chiavi del regno dei cieli: e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato anche nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto anche nei cieli».



1 luglio
Preziosissimo Sangue di N. S. Gesù Cristo

Eb 9,11-15: Fratelli, quando Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraversando una tenda più grande e più perfetta, che non è opera d’uomo — cioè non di questo mondo creato — è entrato una volta per sempre nel santuario: non con il sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue, avendoci acquistato una redenzione eterna. Se infatti il sangue di capri e tori, e le ceneri di una giovenca, sparse sopra coloro che sono immondi, li santifica, procurando loro una purificazione della carne; quanto più il sangue di Cristo, che per mezzo dello Spirito Santo si offrì senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte, per servire al Dio vivente?        Ed è per questo che egli è mediatore di una nuova alleanza: affinché, essendo intervenuta la sua morte a riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna, oggetto della promessa, in Cristo Gesù nostro Signore.

Gv 19,30-35: In quel tempo, quand’ebbe preso l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». Poi, chinato il capo, rese lo spirito.
    Allora i Giudei, essendo la Parascève, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato — era, infatti, un gran giorno quel sabato — chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e portati via. Andarono, dunque, i soldati, e spezzarono le gambe al primo, e anche all’altro che era stato crocifisso con lui. Quando vennero da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe: ma uno dei soldati gli trafisse con la lancia il costato, e subito ne uscì sangue e acqua.
    Colui che ha visto ne rende testimonianza, e la sua testimonianza è veritiera.



11 luglio
San Benedetto, abate
Patrono d’Europa

Sir 50,1-11;13-14: Ecco l’uomo grande, che nella sua vita restaurò la casa di Dio e durante i suoi giorni fortificò il santuario. Ebbe cura del suo popolo e lo sottrasse alla rovina. Ingrandì le città e si rese glorioso tra la sua gente. Egli fu come la stella del mattino tra le nubi, come la luna nel plenilunio, come il sole che rifulge sul tempio di Dio, come l’arcobaleno che brilla tra le nubi, come il fiore della rosa in primavera, come il giglio che cresce lungo il corso d’acqua, come l’albero d’incenso che esala profumo di estate, come il fuoco e l’incenso nel braciere, come il vaso di oro massiccio ornato di ogni specie di pietre preziose, come l’olivo carico di molti frutti e come il cipresso che s’innalza fino al cielo. Quando era circondato da molti fratelli sembrava il cedro del Libano ammantato dei suoi rami verdeggianti.

Mt 19,27-29: In quel tempo Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito: che cosa dunque ne otterremo?». Gesù rispose: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella rigenerazione finale, quando il Figlio dell’uomo siederà sul trono di gloria, siederete anche voi sopra dodici troni, per giudicare le dodici tribù di Israele. E chiunque avrà lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o moglie, o figli, o campi, per amore del mio nome, riceverà il centuplo e avrà la vita eterna».



6 agosto
Trasfigurazione di N. S. Gesù Cristo

2Pt 1,16-19: Carissimi, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. Egli, infatti, ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando dalla gloria maestosa discese a lui una voce: «Questo è il Figlio mio diletto, nel quale ho posto la mia compiacenza: ascoltatelo». Questa voce noi l’abbiamo udita venire dal cielo, quando eravamo insieme con lui sul santo monte. E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori.

Mt 17,1-9: In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse in disparte, su un alto monte; e, davanti a loro, si trasfigurò. Il suo volto si fece splendente come il sole, le sue vesti divennero candide come la neve. Ed ecco, apparvero Mosè ed Elia, in colloquio con lui. Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: «Signore, è bene per noi stare qui. Se vuoi, facciamo qui tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». Mentre egli ancora parlava, ecco una nube luminosa li avvolse, e una voce dalla nube disse: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale ho riposto la mia compiacenza: ascoltatelo». A questa voce, i discepoli caddero faccia a terra, e furono presi da grande spavento. Ma Gesù si accostò a loro, li toccò e disse: «Alzatevi e non abbiate timore». Ed essi, alzati gli occhi, non videro più alcuno, all’infuori di Gesù. Mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest’ordine: «Non fate parola ad alcuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo sia risorto dai morti».



15 agosto
Assunzione della Beata Vergine Maria

Gdt 13,22-25; 15,10: Il Signore nella sua potenza ti ha benedetta: per mezzo tuo ha annientato i nostri nemici. Benedetta sei tu, o figlia, dal Signore Dio altissimo più di ogni altra donna sulla terra. Benedetto il Signore, che ha creato il cielo e la terra, che ti ha guidata per colpire alla testa il condottiero dei nostri nemici! Perché oggi egli ha tanto esaltato il tuo nome, che la tua lode non cesserà nella bocca degli uomini: essi ricorderanno in eterno la potenza del Signore. Perché tu non hai risparmiato per loro la tua vita davanti alle angustie e alla afflizione della tua gente: ci hai salvato dalla rovina, al cospetto del nostro Dio. Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu il gaudio d’Israele, tu l’onore del nostro popolo.

Lc 1,41-50: In quel tempo, Elisabetta fu piena di Spirito Santo, e a gran voce esclamò: «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno. A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, infatti, che appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio seno. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».
    E Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha rivolto lo sguardo all’umiltà della sua serva, e d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata: poiché grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente, e Santo è il suo nome. E la sua misericordia si stende di generazione in generazione, su quanti lo temono».



22 agosto
Cuore Immacolato di Maria

(Si dice il 1° sabato del mese)

Sir 24,23-31: Come una vite, io produssi pàmpini di odore soave, e i miei fiori diedero frutti di gloria e di ricchezza. Io sono la madre del bell’amore, del timore, della conoscenza e della santa speranza. In me si trova ogni grazia di dottrina e di verità, in me ogni speranza di vita e di virtù. Venite a me, voi tutti che mi desiderate, e dei miei frutti saziatevi. Poiché il mio spirito è più dolce del miele, e la mia eredità più dolce di un favo di miele. Il mio ricordo rimarrà per volger di secoli. Chi mangia di me, avrà ancora fame; chi beve di me, avrà ancora sete. Chi mi ascolta, non patirà vergogna; chi agisce con me, non peccherà; chi mi fa conoscere, avrà la vita eterna.

Gv 19,25-27: In quel tempo, stavano presso la Croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre Maria di Clèofa, e Maria Maddalena. Gesù, dunque, vedendo la madre e, accanto a lei, il discepolo che amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre». E da quel momento il discepolo la prese con sé.



8 settembre
Natività della B. V. Maria

Prv 8,22-35: Dall’inizio delle sue vie Dio mi ha posseduta, dal principio dei tempi, prima di ogni opera sua. Fin dall’eternità io sono stata formata; dai tempi remoti, prima che la terra fosse. Ancora non c’era l’abisso, ma io ero già stata concepita; e ancora non erano scaturite le sorgenti delle acque. Ancora i monti non si ergevano nella loro mole possente; prima delle colline io ero stata partorita. Ancora egli non aveva fatto la terra e i fiumi, né i primi elementi dell’orbe terrestre. Quando disponeva i cieli, io ero presente, quando tracciava con legge inviolabile un cerchio sull’abisso; quando in alto dava consistenza alle nubi, quando regolava le fonti delle acque; quando egli assegnava al mare il suo confine e dava legge alle acque, perché non ne superassero le sponde; quando fissava le fondamenta della terra. Io ero con lui, come artefice di ogni cosa, e ogni giorno vi trovavo la mia delizia; come giocando davanti a lui in ogni tempo, giocando su tutta l’estensione della terra. E mi deliziavo di essere tra i figli degli uomini. Or dunque, figlioli, ascoltatemi: beati coloro che custodiscono le mie vie. Ascoltate l’ammonizione e diventate saggi, e non vogliate disprezzarla. Beato l’uomo che mi ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, e custodisce la soglia della mia casa. Chi trova me, trova la vita: e dal Signore attingerà la salvezza.

Mt 1,1-16: Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
    Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
    Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle, Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Eliachim, Eliachim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.



14 settembre
Esaltazione della Santa Croce

Fil 2,5-11: Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù: il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio: ma spogliò se stesso, assumendo una natura di schiavo, facendosi simile agli uomini. E, apparso in forma umana, umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce. Per questo Dio lo ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome: perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi [ci si inginocchia], in cielo, sulla terra e negli ìnferi; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

Gv 12,31-36: In quel tempo, Gesù disse alla folla dei Giudei: «Ora si fa il giudizio di questo mondo; ora, il principe di questo mondo sarà cacciato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutto a me». Egli diceva questo per indicare di qual morte doveva morire.
    La folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno. Come puoi tu dire: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato?” Chi è questo Figlio dell’uomo?». Allora Gesù disse: «Ancora per poco la luce è in mezzo a voi: camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; e chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Finché avete la luce, credete nella luce: perché diventiate figli della luce».



29 settembre
Dedicazione di S. Michele Arcangelo

Ap 1,1-5: In quei giorni, Dio manifestò ciò che doveva ben presto accadere, annunciandolo, per mezzo del suo Angelo, al suo servo Giovanni: il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, cioè tutto ciò che ha visto.
    Beato colui che legge e ascolta le parole di questa profezia, conservando ciò che vi è scritto: perché il tempo è vicino.
    Giovanni alle sette Chiese dell’Asia:
    «A voi grazia e pace da parte di Colui che è, che era e che verrà; e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito fra i morti e il capo dei re della terra. Egli ci ha amato e ci ha lavato dai nostri peccati, per mezzo del suo sangue».

Mt 18,1-10: In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli chiesero: «Chi è dunque il più grande nel regno dei cieli?». E Gesù, chiamato a sé un fanciullo, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli. Chi dunque si farà piccolo come questo fanciullo, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie nel mio nome un fanciullo come questo, accoglie me. Chi, invece, scandalizzerà uno di questi piccoli, che credono in me, è meglio per lui che gli sia appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che ci siano scandali; ma guai all’uomo a causa del quale avviene lo scandalo.
    Ora, se la tua mano o il tuo piede ti sono motivo di scandalo, troncali e gettali via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che, avendo due mani e due piedi, essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, strappalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che, avendo due occhi, essere gettato nella Geenna del fuoco.
    Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli, perché vi dico che i loro Angeli, nei cieli, vedono sempre il volto del Padre mio, che è nei cieli».



4 ottobre
S. Francesco, confessore
Patrono d’Italia

Gal 6,14-18: Fratelli, a me non avvenga mai che mi vanti, se non nella Croce del Signore nostro Gesù Cristo, mediante la quale il mondo è stato per me crocifisso, come io per il mondo. Poiché in  Gesù Cristo nessun valore ha il fatto di essere o no circoncisi, ma l’essere una nuova creatura. E  quanti seguiranno questa regola, pace su loro e misericordia, e sull’Israele di Dio.
    D’ora in poi nessuno mi procuri fastidi: io, infatti, nel mio corpo porto le stigmate del Signore Gesù.
    La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Mt 11,25-30: In quel tempo, Gesù prese a dire: «Ti glorifico, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio se non il Padre, come nessuno conosce il Padre se non il Figlio, e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
    Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete su di voi il mio giogo, e imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime, perché il mio giogo è soave, e il mio peso è leggero».



7 ottobre
Beata Vergine Maria del Rosario

Prv 8,22-24.32-35: Dall’inizio delle sue vie Dio mi ha posseduta, dal principio dei tempi, prima di ogni opera sua. Fin dall’eternità io sono stata formata; dai tempi remoti, prima che la terra fosse. Ancora non c’era l’abisso, ma io ero già stata concepita. Or dunque, figlioli, ascoltatemi: beati coloro che custodiscono le mie vie. Ascoltate l’ammonizione e diventate saggi, e non vogliate disprezzarla. Beato l’uomo che mi ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, e custodisce la soglia della mia casa. Chi trova me, trova la vita: e dal Signore attingerà la salvezza.

Lc 1,26-38: In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazaret, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della vergine era Maria.
    L’Angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». Mentre l’udiva, fu turbata alle sue parole, e si domandava cosa significasse quel saluto. E l’Angelo le disse: «Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio e gli porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’Angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». L’Angelo le rispose, dicendo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà della sua ombra. Per questo il Santo, che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anch’essa un figlio nella sua vecchiaia ed è già nel sesto mese, lei che era detta sterile: poiché niente è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: sia fatto a me secondo la tua parola».



Ultima Domenica di ottobre
Festa di N.S. Gesù Cristo Re

Col 1,12-20: Fratelli, rendiamo grazie a Dio Padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, nel quale abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, la remissione dei peccati. Egli è l’immagine di Dio invisibile, il primogenito di tutta la creazione; poiché in lui sono state create tutte le cose, nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutto è stato creato per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose, e tutte sussistono in lui. Egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa; è il principio, il primogenito fra i morti, perché egli abbia il primato in ogni cosa. Infatti, il Padre si compiacque di fare abitare in lui tutta la pienezza; e, per mezzo di lui, riconciliare tutti gli esseri con lui: sia le cose che sono sulla terra, sia quelle che sono nei cieli, facendo la pace mediante il sangue della sua croce, in Cristo Gesù nostro Signore.

Gv 18,33-37: In quel tempo, disse Pilato a Gesù: «Tu sei il Re dei Giudei?». Gli rispose Gesù: «Dici questo da te stesso, oppure altri te l’hanno detto di me?». Disse allora Pilato: «Sono forse Giudeo? Il tuo popolo e i gran sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, certo le mie guardie avrebbero combattuto, perché io non fossi consegnato ai Giudei: ma il mio regno non è di quaggiù». Tornò a chiedergli Pilato: «Dunque, tu sei Re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono Re. Io per questo sono nato, e per questo sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».



1 novembre
Festa di tutti i Santi

Ap 7,2-12: In quei giorni, ecco io, Giovanni, vidi un altro Angelo salire dall’oriente. Portava il sigillo del Dio vivente, e gridò a gran voce ai quattro Angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare, dicendo:
    «Non recate alcun danno alla terra, né al mare, né agli alberi, fino a che non abbiamo segnato in fronte i servi del nostro Dio».
    E appresi il numero di coloro che erano stati segnati col sigillo: centoquarantaquattromila, di tutte le tribù dei figli d’Israele:
    della tribù di Giuda dodicimila;
    della tribù di Ruben dodicimila;
    della tribù di Gad dodicimila;
    della tribù di Aser dodicimila;
    della tribù di Nèftali dodicimila;
    della tribù di Manàsse dodicimila;
    della tribù di Simeone dodicimila;
    della tribù di Levi dodicimila;
    della tribù di Issacar dodicimila;
    della tribù di Zàbulon dodicimila;
    della tribù di Giuseppe dodicimila;
    della tribù di Beniamino dodicimila.
    Dopo questi, vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, di ogni nazione, di ogni razza, di ogni popolo, di ogni lingua: in piedi davanti al trono, di fronte all’Agnello, avvolti in bianche vesti e con palme nelle mani. E gridavano a gran voce, dicendo:
    «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all’Agnello».
    E tutti gli Angeli stavano intorno al trono, ai vegliardi e ai quattro viventi; e si prostrarono faccia a terra davanti al trono e adoravano Dio, dicendo:
    «Amen. Benedizione, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen».

Mt 5,1-12: In quel tempo, Gesù, vedendo la folla, salì sulla montagna; si sedette e i suoi discepoli si disposero accanto a lui. Ed egli, aprendo la bocca, li istruiva dicendo:
    «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
    Beati i miti, perché possederanno la terra.
    Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.
    Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati.
    Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia.
    Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
    Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
    Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
    Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni male contro di voi, per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».



2 novembre
Commemorazione di tutti i fedeli defunti

1Cor 15,51-57: Fratelli, ecco, io vi annuncio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità. Quando poi questo corpo mortale si sarà vestito d’immortalità, allora si compirà la parola della Scrittura: «La morte è stata assorbita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?». Il pungiglione della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. Siano dunque rese grazie a Dio, che ci ha dato la vittoria, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo.

Gv 5,25-29: In quel tempo, Gesù disse alla folla dei Giudei: «In verità, in verità vi dico: viene l’ora, ed è questa, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo. Non vi meravigliate di questo, perché verrà l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la voce del Figlio di Dio e ne usciranno: quelli che fecero il bene, per una risurrezione di vita; quelli, invece, che fecero il male, per una risurrezione di condanna».

 

SECONDA MESSA: è la Messa dell’Anniversario.


TERZA MESSA: è la Messa quotidiana dei Defunti.

 

 

 

* Con lievi modifiche sulla base della traduzione ufficiale CEI 1974.


Nessun commento:

Posta un commento

Critica alla critica radaelliana

  CRITICA ALLA CRITICA RADAELLIANA  A SPE SALVI DI BENEDETTO XVI     Scriviamo questo post perché ci siamo imbattuti in questo articolo de...