21 febbraio 2024

Pedro Regis 11/02/2024

 

 

Sintesi catechesi Pedro Regis (Anguera)

11 febbraio 2024

 

11 ANNI DI UNA RINUNCIA SENZA RINUNCIA

 

    A conferma delle conclusioni dell'ultimo articolo (habemus papam?), riportiamo una recente catechesi del veggente Pedro Regis.

    Profezia 1 marzo 2008: «Cari figli, in una data maestosa la Chiesa piangerà. I fedeli si lamenteranno e le direzioni della Chiesa cambieranno».

    Qual è questa data maestosa? È l'11 di febbraio. Nel 2013 Benedetto XVI annunciò che avrebbe rinunciato. A partire da quel momento la Chiesa Cattolica non sarebbe stata più la stessa; e in effetti non è più la stessa di prima. Le cose sono cambiate e non certo in meglio.

    7 dicembre 2010: «Camminate verso un futuro di grandi difficoltà. Verranno giorni difficili per gli uomini e le donne di fede. Molti si rivolteranno contro il successore di Pietro e ci sarà una grande crisi di fede».

    Un anno prima della supposta rinuncia di Benedetto XVI, un giornale italiano riportò di minacce di morte al papa se entro un anno non si fosse tolto di mezzo (10 febbraio 2012). Teoria della cospirazione? Può essere. Tuttavia, coincidenza o no, esattamente un anno dopo Benedetto XVI lesse la declaratio.

    Pedro Regis vede una contraddizione tra il testo dell'11 febbraio 2013 e quello del 27 febbraio 2013, tanto da sembrare essere stati scritti da due persone diverse. Nel primo è annunciata la tragedia, nel secondo Benedetto XVI scrive

    «Il “sempre” è anche un “per sempre” - non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro. San Benedetto, il cui nome porto da Papa, mi sarà di grande esempio in questo. Egli ci ha mostrato la via per una vita, che, attiva o passiva, appartiene totalmente all’opera di Dio».

    Dunque, ha annunciato una rinuncia e poi non ha rinunciato. Perché se uno sta rinunciando, come minimo egli dovrebbe tornare ad essere cardinale e comportarsi come tale. Egli, invece, continuò a vestirsi come un papa, ad agire come un papa, a firmarsi come un papa. È strano questo.

    Dopo aver ricordato le dichiarazioni del card. Danneels a proposito dell'operato della "mafia di San Gallo", Pedro afferma che ancora più importanti sono le parole della Madonna ad Anguera pronunciate diversi anni prima dei fatti del 2013. Eccone alcune:

    7 luglio 2007: «Un re sarà minacciato e cercheranno di allontanarlo dal suo trono. Ciò che vi ho predetto in passato sta per realizzarsi».

    8 gennaio 2005: «quando il re sarà tolto dal suo trono inizierà la grande battaglia e la luce perderà il suo splendore».

    19 marzo 2005: «Un regno diviso e una sedia vuota. L’esistenza di due re diffonderà grande confusione nel mondo, ma Dio verrà in soccorso del suo popolo».

     19 aprile 2005: «pregate per il nuovo successore di Pietro. Con lui la Chiesa avanzerà, ma sarà perseguitata dai nemici». 

    24 giugno 2005: «È bene pregare per Papa Benedetto XVI. La pietra della pietra sarà spezzata».

    8 gennaio 2008: «quando il trono cadrà e la permanenza del re non sarà più possibile, ci sarà grande disprezzo per i dogmi e pochi resteranno saldi nella fede».

    2 febbraio 2008: «un regno si dividerà e sorgerà un altro regno, causando grande confusione. Un re sarà tolto dal suo trono e il popolo di Dio perderà».

    22 marzo 2009: «Arriverà il giorno in cui il re sarà tolto dal suo trono. Il regno sarà diviso e ovunque ci sarà grande confusione spirituale».

    Se Benedetto XVI fosse ancora vivo, nessuno avrebbe avuto il coraggio di pubblicare un documento come Fiducia supplicans. Lo si fa ora perché la muraglia è caduta:

    29 ottobre 2020: «Quando la muraglia [= Benedetto XVI] cadrà, i nemici avanzeranno e causeranno grande danno nella Casa di Dio».

    Pensate alla S. Messa di sempre della Chiesa: Benedetto autorizzò, Francesco restrinse dovendo il sacerdote richiedere l'autorizzazione al vescovo locale. Poi, morto Benedetto XVI, cambiò di nuovo: l'autorizzazione deve essere richiesta direttamente al Vaticano. Ma perché occorre l'autorizzazione del Vaticano per celebrare una Messa? Si tratta, infatti, di una Messa celebrata per secoli e secoli nella Chiesa Cattolica e molto rispettosa. Da proibire sarebbero invece le Messe con balli, applausi, ecc. e non la Messa tridentina.

    Ma la Madonna ci ha avvisati:

    27 settembre 2005: «Il Vaticano sarà in decadenza».

    5 aprile 2008: «La Chiesa sarà in decadenza. Arriveranno per lei i momenti di agonia e nessuna forza umana potrà aiutarla, ma la vittoria ci sarà per intervento divino».

    Oggi stiamo vivendo un tempo di crisi come non si è mai visto prima. In passato i problemi della Chiesa erano esterni, oggi invece i nemici sono dentro e fanno strage.

    Mostra poi un video di "papa Francesco" e si chiede: Come può un papa aprire la bocca per dire che non bisogna pregare per la conversione di chi non è cattolico?


P.S.: Da quel che si può leggere a proposito delle minacce di morte rivolte a Benedetto XVI (ad es. qui), potrebbe risultare interessante anche questo messaggio:

    29 dicembre 2007: «quando il serpente d’oriente partirà in direzione di Roma, arriverà per la Chiesa il momento della sua agonia. Con la sua coda abbatterà grandi pilastri della Chiesa».

 

Nessun commento:

Posta un commento

Critica alla critica radaelliana

  CRITICA ALLA CRITICA RADAELLIANA  A SPE SALVI DI BENEDETTO XVI     Scriviamo questo post perché ci siamo imbattuti in questo articolo de...